La Premiata Forneria Marconi è indubbiamente la storia del rock e non solo italiano, visto che fra l’altro è stato l’unico gruppo di casa nostra ad avere una considerazione, di critica e di pubblico, proprio nella patria del rock, l’America. Il più recente lavoro della band è PFM in Classic – da Mozart a Celebration, un ottimo lavoro tra arie classiche rivestite di rock e riproposizioni del loro straordinario repertorio passato.
Nella loro più che quarantennale carriera hanno coltivato, sempre nel rock però, tutti i generi; da quello popolare a quello cantautorale, dall’etnico al blues, al jazz e, naturalmente in primo luogo la musica classica, patrimonio italico per eccellenza. Già nel loro primo disco trovammo più di un brano di fattura “classica”, ma una compenetrazione totale con la grande madre non c’era finora mai stata, al contrario di molti altri gruppi cosiddetti progressive come loro, a partire (senza contare gli sporadici episodi “rollingstoniani” e “beatlesiani”) dai Moody Blues di Days Of Future Passed per continuare con i Pink Floyd di Atom, con i Nice, i Deep Purple e così via.
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