Seconda e ultima parte dell’analisi dei dischi considerati più rari e ricercati tra le colonne sonore italiane che in alcuni casi non sono necessariamente di altissimo valore; questo per diversi motivi tra cui l’interesse legato al film o l’importanza attribuita al compositore, a volte poco conosciuto.
Come per la prima parte, le quotazioni degli album sono sviluppate con una doppia valutazione che include un tetto minimo e massimo di valore in considerazione del grado di conservazione dei dischi presentati che ragionevolmente deve essere tra l’eccellente (near mint) e il very good (molto buono), data anche, come spiegato, dall’impossibilità di trovarli, se mai dovesse accadere, in condizioni veramente perfette.
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