Dopo aver trattato il rock’n’roll nel cinema americano di fine anni ’50 con i suoi maggiori esponenti, per poi analizzare i film del più rocker di tutti, ovvero, Elvis Presley e il cinema inglese rappresentato dai beatles, chiudiamo questa serie di Cinema & Rock con quello nostrano dove il rock è stato parzialmente utilizzato con la presenza dei cosiddetti “urlatori” in auge nei primi anni ’60, da Adriano Celentano alla prima Mina, da Tony Dallara a Joe Sentieri e brunetta, con un cameo indimenticabile, quello di Chet baker che canta nel film Urlatori alla sbarra
l’eco del rock’n’roll americano e il grande interesse dei giovani verso questo nuovo stile musicale, si espanse a macchia d’olio, inevitabilmente in tutta Europa, Italia compresa. Senza tregua il rock’n’roll contagiò i ragazzi italiani abituati fino ad allora a tutt’altro tipo di proposte cinematografiche di genere musicale. Se ne accorse anche l’industria del cinema che si riversò precipitosamente verso quel tipo di direzione intuendone le potenzialità di guadagno, in pratica, realizzare musicarelli a basso badget per trarne un elevato guadagno.
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