Tra la primavera e l’estate ’76, di quarant’anni fa, la Corte Costituzionale liberalizzava l’etere lasciando campo aperto alle radio private. L’anno prima se ne contavano già 150, tre anni dopo il numero era cresciuto a 2.850, dando vita ad una vera e propria rivoluzione sociale e culturale. bastava poco per mettere su una radio, fare musica scelta, divertirsi e far divertire gli ascoltatori.
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