In Sicilia i bambini vivaci vengono definiti “tinti” e le loro monellerie “tinturia”. Bambini ormai un po’ cresciuti ma rimasti ancora con l’energia e la voglia di fare che avevano agli esordi.
È il 1996 e a Raffadali, paese in provincia di Agrigento, il gruppo appena nato incontra Lello Analfino, un ragazzo con la passione per la musica che inizia suonando le tastiere per poi diventare la voce e l’anima della band. Ha tante idee e i suoi pensieri riesce a trasformarli in testi e musica. La storia dei Tinturia inizia nel 1998 quando viene pubblicato il loro primo ep con il titolo Tinturia – Made in Raffadali, e di seguito il primo album Abusivi (di necessità) un album edito dall’etichetta CNI (la stessa che pubblicava per la band Almamegretta), dove spiccano La donna riccia di Domenico Modugno riarrangiata con testo in siciliano, Jovanotto che diventerà un vero e proprio tormentone e L’ambulante, brano che racconta la tipica domenica mattina di un ragazzo svegliato da una città viva di tradizioni folkloristiche.
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