Quando verso la fine degli anni ‘60 il filone dello spaghetti-western sembrava già volgere al declino, il regista Sergio Corbucci scrive e dirige quello che è ritenuto forse il più atipico film di questo genere e che si rivelerà nel tempo uno dei suoi capolavori. Il grande silenzio, violento
e visionario, vietato ai minori, sfortunato al botteghino e quasi disconosciuto dalla stessa produzione che ne permise la realizzazione, rimane, a dispetto di tutto, una pietra miliare del cinema western italiano con lo straordinario contributo musicale di Ennio morricone.
Movimenti nella neve alta; sono persone a cavallo, diligenze e figure umane sfuggevoli che si muovono furtive nel sottobosco denso di coltre bianca come gli animali selvatici in attesa della preda. Poi compare lui: Silenzio, il glaciale pistolero che catalizza da subito l’attenzione dello spettatore e che riconosce in quei panni l’attore francese Jean Louis Trintignant, in un ruolo molto lontano dal personaggio timido ed ingenuo di Roberto ne Il sorpasso di Dino Risi o di altre leggere pellicole della commedia italiana, ma che si rivela adattissimo e credibile in questa insolita veste di giustiziere.
Scarica un estratto in PDF
Remake dell’omonimo film di una pellicola austriaca del 1933 diretta da Willi Forst. La nuova…
Presentata al Festival di Sanremo ’69 da Gigliola Cinquetti e France Gall, questa gradevole canzone…
Si intitola La buona novella (dal vivo con Nada e Alessandro Raina) questo disco dal…
Il colore tenue del nuovo disco di Marta Del GrandiCome un morbido planare nonostante l’enorme…
“L’angelo azzurro” Marlene Dietrich, oltre ai tanti film girati, ha una ricca discografia, soprattutto a…
Successo americano questo Summer Wine che sta per “vino estivo”, canzone che incise inizialmente Suzi…