NICCOLÒ FABI

Il suono che disegna luoghi intimi, di libertà

di Paolo Tocco

Ascoltando questo nuovo disco di Niccolò Fabi ho pensato ad un volo sospeso tra le nuvole leggere, mi sono visto abbracciare tutta la valle e la montagna attorno. Ho rivisto lui e i suoi musici tornare un poco bambini, amici prima di tutto, capaci di condividere un suono come un silenzio, il sorriso come lo stupore dentro quella baita di montagna lontana da tutto il rumore inutile delle città. 

Lui con Emma Nolde, Roberto Angelini, Alberto Bianco, Cesare Augusto Giorgini, Filippo Cornaglia e Riccardo Parravicini. È un disco intimo dove il suono ha uno spazio tutto suo: Libertà negli occhi significa tanto. Avremmo potuto parlarne per giorni.

Ho come l’impressione che in questo disco tu è come se ti sia fatto da parte per vedere l’effetto che produce l’incontro di suoni e di musicisti…

Non lo so, è difficile farsi da parte nel momento in cui…

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