FRANCO SIMONE * Intervista

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Published on Settembre 15, 2016 with 1 Comment

Poeta con la chitarra, passeggero delle emozioni, artigiano dell’amore… da oltre quarant’anni la critica ed il pubblico italiano (ma soprattutto internazionale) cercano di trovare la definizione giusta per Franco Simone, il nostro cantautore abituato a girare il mondo con le sue canzoni ed il suo modo di essere artista che sfugge ad ogni classificazione.

Assolutamente unico è il suo percorso: noto nel suo Salento soprattutto per essere un ottimo studente, con una passione dichiarata per la lingua latina e la filosofia, cantava per il gusto di farlo, come facevano tutti nella sua famiglia di nove figli ad Acquàrica del Capo, il suo paese natale. La madre Basilia aveva una stupenda voce alla Amalia Rodrigues. La sorella Silvana, lei sì, era la cantante della famiglia Simone e tutti si aspettavano da lei quel successo che invece è arrivato nella vita di Franco, quel timido universitario (facoltà, Ingegneria) che, alla Casa dello Studente di Roma, cantava per i suoi amici e solo per loro. Ma poi furono in tanti a convincerlo a salire su un palcoscenico vero. Il resto è storia… la storia di un artista italiano che, senza mai piegarsi alle mode, forte dei suoi studi classici, ha sempre creato progetti artistici, conquistando un mercato internazionale del quale non ha mai accettato le diffuse imposizioni carrieristiche.

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  1. Nel bell’articolo di Fernando Fratarcangeli con intervista a Franco Simone, è accattivante approfondire con meraviglia la conoscenza di un cantautore ricco di creatività poliedrica che si sperimenta con bravura in diversi stili e tematiche, da svariati decenni, con onore a cavallo fra due continenti. Un curriculum artistico magistrale sempre più florido d’esperienze che sbocciano idee ed emozioni germogliando nelle nuove generazioni, una continuità e generosità artistica ineguagliabili. Tanto di cappello ad un Artista che sa rinnovare il proprio percorso artistico contrapponendo a scontati revival, nuove metamorfosi professionali e sentimentali. Preziosa è la sua opera rock in latino, musicalmente rivoluzionaria “Stabat Mater” che affascina ogni generazione avvicinandola con maestria all’arcano mondo di musica classica, con voci esemplari e signorili di Gianluca Paganelli, Michele Cortese, Rita Cammarano e l’autore Franco Simone. Suggestiva e perfetta è la sua rielaborazione del mondo cantautoriale Tenchiano con una perla di acuta saggezza “Carissimo Luigi” in cui si percepisce viva e fiera l’essenzialità di virtù e moralità lasciata in eredità ai posteri da Tenco, nell’album “Franco Simone canta Luigi a Tenco”. Sono sempre più sensazionali le nuove canzoni d’amore Simoniane con arrangiamenti accurati, donate in prestito a nuove belle ed uniche voci internazionali “Per fortuna” “Tormenta” “Escuchame” “Sin palabras”, in cui raggiungono con un bravo Maestro perfezione stilistica Michele Cortese, Karin Caceres, Luis Layseca, Daniel Parraguez. I duetti “Riflesso” e “Viento de amor” lasciano senza parole per la commozione e il pathos della simbiosi di voci uniche e complementari quali Michele Cortese e Astrid, giunte al vellutato e vibrante Simone. La nuova versione corale del classico cileno intramontabile “Gracias a la vida” lascerà un segno indelebile nel panorama musicale internazionale. Il fenomeno simoniano “Paesaggio” in spagnolo “Paisaje” assume sempre più clamore di popolarità in continuo rinnovamento stilistico di versioni giovanili, passando dal classico originario alla cumbia folkloristica sudamericana al rock moderno con successo intramontabile senza eguali, restando immortalato in bei film quali “Viudas” 2011 e “Gilda” 2016, e svariate fiction, come è successo per altri suoi brani quali “Respiro”, “Tu siempre tu”, “Tu para mi”… Impossibile trovare nel panorama mondiale musicale e poetico, un singolo artista che sappia coniugare estro in molteplici discipline stilistiche musicali, forgiandosi da Maestro d’arte a Menestrello italiano internazionale, e mettendosi a servizio delle nuove generazioni con professionalità, devozione e semplicità, mantenendo una freschezza giovanile con un linguaggio gioviale, paziente e simpatico a contatto con il suo pubblico fedele che abbraccia diverse generazioni internazionali di amanti della buona musica d’autore. Simona Bellone pres. caARTEiv

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