C’era una volta una bambina di Catania, che invece di giocare con le bambole, sognava ad occhi aperti di diventare una cantante di successo e passava il tempo davanti allo specchio a imitare Mina e le altre interpreti famose del periodo, immaginando di essere al Festival di Sanremo. All’età di vent’anni, quel palcoscenico Marcella Bella lo calcherà per davvero, con una canzone che diventerà una pietra miliare del pop italiano: la fresca e delicata Montagne Verdi.
Sin da giovanissima, Marcella Bella, classe 1952, rivela spiccate attitudini per il canto e,con l’incoraggamento della famiglia, studia e si prepara a diventare una professionista. è dotata di una voce davvero particolare, squillante, intonata, ricca di sfumature, intensa e grintosa al tempo stesso, con una sensibilità interpretativa davvero fuori dal comune. A metà degli anni ‘60 partecipa al Festival degli Sconosciuti di Ariccia, il concorso per voci nuove organizzato da Teddy Reno, che in precedenza, nel 1962, aveva rivelato Rita Pavone al grande pubblico. Marcella risulta vincitrice della sua tappa, ma viene squalificata per ragioni anagrafiche (non ha neppure quattordici anni!) e così non può accedere alla finalissima.
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