Quasi tutte le opere di Battiato dimostrano la loro statura, la loro bellezza, il loro fascino, sempre a distanza di qualche anno dall’uscita. Sembra essere così anche per questa, abbastanza ignorata dal pubblico al momento dell’uscita, pur essendo stata una vera rivoluzione al momento della sua prima rappresentazione a Cosenza.
Difatti è stata la prima, e forse l’unica finora, opera lirico-teatrale per ologrammi (foto 1) con il pubblico in sala che realmente ha creduto di avere sul palco attori, cantanti e ballerini (foto 2a, 2b, 2c) mentre erano solo immagini tridimensionali proiettate. Bernardino Telesio è stato un filosofo e naturalista italiano, iniziatore nel Rinascimento, della nuova e rivoluzionaria filosofia della natura. Trassero ispirazione dalla sua dottrina sia Giordano Bruno che Descartes, nonché Francis Bacon, Tommaso Campanella e tanti altri in pratica fu colui che nel cuore del Rinascimento italiano, aprì il grande dialogo con l’impostazione metafisica aristotelica, e Battiato giustamente, lo omaggia in questo capolavoro “classico”.
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