Nella precedente puntata abbiamo conosciuto l’evolversi delle radio libere in Italia no ad allora chiamate più brutalmente “radio pirata”. La legge del 28 luglio ’76 rimise però tutto a posto. La rivoluzione culturale con la liberalizzazione dell’etere era di fatto avviata.
A partire dal ’76 non si contano già più le radio libere (ma libere veramente allora!) che vengono impiantate dalle grandi città ai paesini pià piccoli, passando per moltissimi comuni di provincia. si trasmetteva persino da appartamenti, scantinati o piccole stanze private, segnando, non solo un momento di ribellione politica all’insegna della libertà di espressione, ma anche una vera e propria svolta nel modo di concepire il ruolo della radiofonia.
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